• Autore:   Elia Argentieri
  • Ultima modifica:   23 gen 2021 16:45
  • Redazione:   9 gen 2015 17:50
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Mi sembra doveroso schierarsi dalla parte della libertà di stampa, opinione e pensiero, da sempre minacciata in moltissimi modi diversi. Credo che la libertà di offendere sia la più calpestata, nel mondo ed in Italia.

Je suis Charlie

Tuttavia è probabile che questo evento porti molte persone, inconsapevolmente o consapevolmente, a calpestare altri diritti fondamentali. Per esempio negli Stati Uniti, il problema del terrorismo è usato come scusa per autorizzare l’NSA a fare quel che vuole con i dati personali di milioni di persone innocenti. È altresì probabile che l’opinione pubblica si sposti verso la politica dei “tombini di ghisa”.

Io sono veramente Charlie, nel senso che se voglio offendere qualcuno ho il diritto di farlo, così come chiunque può rispondermi con un’altra offesa, ma non con la violenza fisica. Chi usa la violenza non ha mai nessuna giustificazione.

Viva la libertà!