Eccoci qua! Un altro anno in cui tutto è incerto, tutto cambia, ma alla fine
qualcosa di bello resiste e posso raccontarvi un minimo quel che ho visto in
questo evento annuale ormai immancabile.
Noto adesso che su questo sito non ho scritto gli articoli per il 2019 e 2022,
edizioni a cui ho partecipato, ma non ho fatto il mio lavoro.
Perché non recuperiamo ora?
Per chi se lo dovesse chiedere nel 2018 non ho partecipato e quindi non ho niente
da mostrare.
In questi mesi ho avuto un po’ di problemi di salute che hanno prosciugato una
parte significativa delle mie energie e mi hanno reso un po’ assente in ogni
ambito: dal lavoro, da questo sito (anche se questo era vero anche prima dei
problemi di salute), dagli amici, dal fediverse.
Quello che ho avuto e che sto tuttora avendo non è particolarmente grave, ma è
stato comunque pesante da affrontare e non oso immaginare il peso che deve
sentire chi invece è affetto da malattie ben peggiori e più gravi.
In questo quadro non splendente è andata ad insinuarsi l’ansia di cui soffro
talvolta, andando a erodere ulteriormente le mie forze mentali più che fisiche.
Ecco, come dicevo nell’articolo precedente, ultimamente ho trascurato questo
blog e si vede! Mi sono pure dimenticato di informarvi tramite questo canale
ufficiale che ho finalmente superato il tanto agognato scoglio finale della tesi
per potermi finalmente fregiare del titolo di dottore in informatica.
Sono passati mesi da quell’ormai lontano venerdì 24 Febbraio 2023, ma ancora non
mi sembra vero. A volte mi sveglio, prendo lo zaino e il treno per Pisa e poi mi
accorgo che non sto andando in Università, ma a lavoro (scherzo, sto esagerando
🤗).
Probabilmente esistono migliaia di distribuzioni Linux differenti in forma, peso,
colore, sapore, spin e… insomma ci vuole la teoria delle stringhe per elencare
e descrivere tutte le distribuzioni Linux che esistono. Perché sono così tante?
Sicuramente perché esistono infiniti (letteralmente) modi diversi di fare la
stessa cosa. Sicurasmente perché è relativamente facile iniziare la propria
distribuzione Linux personalizzata. Per esempio uno può usare Bedrock Linux,
una meta distribuzione Linux con la quale è possibile basarsi su distribuzioni
esistenti, anzichè partire da zero, per intraprendere questo viaggio.
Comunque, per quanto sia facile iniziare una nuova distribuzione, ben più
difficile è ottenere successo (come tutte le cose d’altronde) e ancora di più è
mantenere quel successo nel tempo. Per esempio Ubuntu è (era) probabilemente la
più nota distribuzione in assoluto in ambito desktop, ma ormai da anni sta sempre
più perdendo terreno per svariati motivi.