• Autore:   Elia Argentieri
  • Ultima modifica:   23 gen 2021 16:45
  • Redazione:   9 nov 2018 15:16
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OpenMailBox era un ottimo servizio email gratuito e senza pubblicità. Purtroppo, dolente o nolente, prima o poi di soldi si parla e così anche per OpenMailBox la natura ha fatto il suo corso.

Da agosto dell’anno scorso il servizio è cambiato di proprietà e ciò si è ripercosso sia sulla grafica della webmail, sia in funzionalità. Infatti per poter accedere con IMAP è necessario l’account pro che costa ben 5€ al mese. Il tutto senza nessun preavviso. Almeno non hanno messo la pubblicità e, per fortuna l’accesso IMAP è stato lasciato per chi, come me, era registrato da qualche anno. I motivi di questa scelta sono stati esposti dal nuovo team di openmailbox. Inoltre l’interfaccia web precedentemente usata permetteva di mandare e ricevere email criptate e/o firmate con GPG e tutto il codice era disponibile. Con la nuova interfaccia abbiamo perso entrambe le caratteristiche, rendendola una comune webmail.

Un vero peccato. Il servizio era ottimo per quanto mi riguarda. (; ̄Д ̄)
Purtroppo ad un anno dal passaggio di proprietà ne son successe di cose…

Primaditutto ho iniziato a ricevere una mole di spam in cinese. Σ(°ロ°)
Per alcuni periodi ho ricevuto anche centinaia di email in cinese al giorno. Il loro software antispam non sembra in grado di imparare a riconoscere lo spam e non sembra possibile intervenire dalla nuova interfaccia web.

Poi ho notato che le email serie mi arrivavano con un ritardo di 3-4 giorni! (o_O)

Per finire, il servizio è andato completamente offline dal 10 Settembre al 6 Novembre, senza sapere che cosa stesse succedendo! Σ(□_□)
L’unica scarsa fonte di informazione è stato proprio il loro account twitter. Alla fine almeno ce l’hanno fatta a scrivere perché sono andati offline. Per fortuna da quando openmailbox è passato di proprietà ho provveduto a spostare i miei account su un altro indirizzo, quindi non stavo aspettando niente di importante.

elia su elinvention.ovh è il mio nuovo indirizzo primario. Questa soluzione mi consente di cambiare il fornitore del servizio email in qualunque momento senza dover cambiare indirizzo e quindi senza dover andare incontro a quella orribile procedura di cambio dell’indirizzo email su ognuno dei millemila siti su cui mi sono registrato nel tempo. Il mio fornitore attuale è OVH, che con poco più di 6€ una tantum, mi offre ben 5 caselle di posta e 1000 reindirizzamenti sul mio dominio. La webmail di OVH è una vecchia versione di RoundCube, un po’ bruttina, ma non mi importa, tanto uso solo IMAP.

L’unico lato negativo di usare un dominio personale che ho sperimentato è che alcuni siti non accettano l’indirizzo (sì, mi è capitato). Eh si, rifiutano categoricamente email con domini “strani”, cioè diverso da gmail.com e compagnia. Per il resto sta andando tutto alla grande. Il servizio è velocissimo e le email arrivano quasi istantaneamente. \(≧▽≦)/

Idealmente sarebbe meglio se hostassi il mio server email personale sul mio hardware, avendo veramente tutto sotto il mio controllo. Tempo fa ci ho pure provato, ma poi ho scoperto che gli ISP bloccano la porta 25 per la ricezione di email con la scusa dello spam causato da alcuni virus. Ovviamente creando un proprio server email poi lo si dovrebbe anche mantenere. Ad esempio potrebbe smettere di funzionare e tutte le email andrebbero perse. Probabilmente sarebbe meglio affittare un VPS economico e metterci sopra un bel mail server, per assicurasi un buon uptime. Inoltre l’IP dinamico della connessione fa si che tutti i server email più importanti ti mettano le email direttamente nello spam. (╬`益´)

Insomma una gran bella scocciatura, tanto che alla fine ho deciso di affidarmi ad OVH.

A proposito di fornitori che ti mettono nello spam, parliamo di GMail, il servizio di posta usato da… praticamente tutti. Questo servizio è noto dagli utenti per la sua qualità, ma è altrettanto noto da chi deve configuarare un server email per alcune sue discutibile pratiche in materia di intralcio alla competizione. Eh sì, sta monopolizzando il mercato ed è molto probabile che facciano come con Google Talk, trasformando un protocollo federato, prima in uno centralizzato di fatto e poi ufficializzando il tutto obbligando gli utenti ad usare i loro server.

Dato che questo articolo si è già fatto troppo lungo, vi parlerò della soluzione al problema posto da reti sempre più centralizzate, in un prossimo articolo.

Alla prossima! ヾ(☆▽☆)

* Se avete notato dei caratteri strani tipo (╬`益´), sappiate che si chiamano kaomoji, che in giapponese significa “facce carattere”. Probabilmente conoscete le emoji, sempre una parola giapponese che significa letteralmente “immagini carattere”. Anche di questo ne parlerò in un prossimo articolo. (〃^▽^〃)