• Autore:   Elia Argentieri
  • Ultima modifica:   23 gen 2021 16:45
  • Redazione:   28 lug 2018 18:00
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Il 17 Maggio 2018 è stato rilasciato 0 A.D. Alpha 23. Nella nuova versione, tra le altre cose, è stata introdotta una nuova civiltà: i Kushiti. Io non li avevo mai sentiti nominare, quindi la curiosità mi ha portato su una pagina del forum di 0 A.D. dove viene estensivamente analizzato e presentato il regno di Kush.

Purtroppo spesso sento dire che gli africani non si sono mai sviluppati economicamente e culturalmente, che sono sempre rimasti ai tempi dei raccoglitori-cacciatori e che il motivo di questa arretratezza vada ricercato in qualche caratteristica genetica inferiore. Il regno di Kush dimostra in modo inequivocabile che ciò non è vero! I Kushiti furono una grande civiltà che riuscì addirittura a conquistare Memphis, sottomettendo gli egizi per tre quarti di secolo. Come se non bastasse, la gran parte delle prime civiltà antiche erano formate da uomini che è difficile definire “bianchi”.

Il regno di Kush è stato uno dei regni più antichi, vasti e longevi dell storia. Dal 2500 A.C. al 350 D.C. e comprendeva Egitto e Nubia (tutto il Nilo) al massimo della sua espansione. Eppure nei miei libri di storia non sono neanche nominati…

Visto che abitavano la regione della Nubia, spesso vengono chiamati nubiani, ma ciò è impreciso perché non evidenzia la loro vera origine.

Il bello di questa civiltà è che è rimasta nascosta e oscurata nei musei in tutto il mondo, finché, a partire dagli anni 70 del secolo scorso, sono stati progressivamente riscoperti. Il motivo di questo tentativo di cancellare o revisionare una pagina della storia pone le basi sul razzismo. Semplicemente era inconcepibile che dei neri avessero costruito piramidi e monumenti che non avevano nulla da invidiare da quelli egizi. Oggi, per fortuna, sembra esserci una forte volontà di rimuovere questi pregiudizi dall’archeologia. L’archeologia, ricordiamolo, è una vera e propria scienza che non ha spazio per opinioni, ne tanto meno di pregiudizi. “La Storia”, invece è una favola che ci raccontano, può essere vera, falsa, accurata, distorta… in sostanza raccontare “La Storia” senza corredarla con i reperti e le fonti è da ritenere pura propaganda! In questo caso nelle scuole viene fornita una visione parziale, troppo incentrata sugli europei e sull’Italia, magnificando alcune culture a discapito di altre.

I kushiti, ancora oggi, restano un popolo enigmatico, visto che i la loro scrittura, basata sui geroglifici egizi, non è ancora comprensibile al 100%. Una parte del motivo per cui si poco di questo popolo va attribuita ad un nostro connazionale, Giuseppe Ferlini, un cacciatore di tesori che tra il 1834 ed il 1836, distrusse ben 40 piramidi, depredandole da tutto l’oro che contenevano.

Ovviamente anche altri eventi storici antichi hanno contribuito al degradamento e alla distruzione di importanti reperti storici. L’evento più devastante fu sicuramente la conquista da parte degli aksumiti.

Le città più importanti del regno di Kush furono Kerma, Napata e Meroë. Ognuna di queste città è stata capitale del Regno di Kush per un periodo. Ad esempio durante il dominio egizio, a Jebel Barkal, vicino Napata, si tenevano le più importanti cerimonie faraoniche egiziane. Napata, invece, fu un centro di potere che si affermò durante il collasso del nuovo regno egizio. Nel 591 a.C. gli egiziani invasero Napata che perse importanza rispetto a Meroë.

Visto il contatto culturale tra egizi e kushiti, spesso gli artefatti kushiti vengono esposti in mostre e musei egiziani, nonostante fossero due regni ben distinti. Sarebbe come confondere greci e romani!

Divertitevi a giocare a 0 A.D. Alpha 23 e ricordate sempre che non esistevano solo i romani…